Tutte ne abbiamo sentito parlare, alcune di noi lo vedono come un mostro spaventoso, altre sono solo confuse, altre ancora non vogliono proprio pensarci.
Per fare pace con il business plan, partiamo dalle basi: che cos’è, a cosa serve e come si fa un business plan.
Il business plan è un documento prospettico che mette in luce la strategia su cui si fonda tutta l’attività dell’azienda, grande o piccola che sia.
Se realizzato con tutti i crismi del caso, questo documento ci restituirà una visione del futuro, proiettandoci avanti di 3 o 4 anni. Metterà su carta gli obiettivi e prevederà le azioni – anche se non nel minimo dettaglio – che verranno compiute per raggiungerli.
Potresti rispondermi “non so cosa mangerò per cena, figuriamoci se posso prevedere i prossimi 3 anni della mia attività imprenditoriale”.
Ti consiglio di iniziare a pensarci perché il business plan è molto sottovalutato soprattutto tra freelance, ma è un grande aiuto per chiunque voglia costruire un’azienda di successo e ti permetterà di avere sempre la cena in tavola.
Infatti il business plan serve a chiarire tutte le cose di cui l’azienda avrà bisogno per ottenere i risultati prefissati. Parliamo di risorse interne, esterne, economiche e temporali che è bene pianificare e aver presente fin da subito.
Il business plan ti mostrerà in modo chiaro i punti di forza e di debolezza del tuo progetto. “Tutto qui? Tra 1 anno potrebbero cambiare così tante cose che renderebbero il business plan redatto oggi inutile”.
Ricorda che stiamo parlando di un documento molto spesso digitalizzato, non delle due tavole di Mosè con la legge divina incisa sulla pietra: potrai rimaneggiarlo, fare dei cambiamenti e vederlo crescere al passo con la tua attività.
Ma sai che c’è?
Lavoro da una vita con i numeri, so come far funzionare una buona idea imprenditoriale, ma non ho nessun interesse a convincerti a fare qualcosa che tu non credi ti possa servire.
Un business plan non è indispensabile per lavorare e fatturare.
Avere il miglior business plan del mondo nel cassetto, non garantisce il successo della tua attività.
Averlo contribuisce al successo di ogni impresa, per esempio evitando alcune tra le cause più comuni di fallimento aziendale (per esempio, hai studiato il mercato prima di aprire la tua attività? Sei certa che il tuo prodotto ne abbia uno?).

Se dopo queste 420 parole ancora hai dubbi sulla reale utilità di fare un business plan per la tua impresa, hai due strade:
– contattarmi ed espormi tuuutte le tue perplessità;
– smettere di leggere, vedere come va quest’anno e tornare da me l’anno prossimo. Mi troverai qui ad aspettarti.
Che cosa c’è nel business plan.
So che non vedi l’ora di aver finito il tuo bel documento e stai scalpitando per iniziare.
Frena un momento: prima di dedicarti alla stesura del business plan dovrai fare un bel po’ di ricerche. Puoi anche farne poche in realtà, è chiaro però che più saranno accurate e approfondite, più il risultato sarà utile al tuo successo.
Dedicati all’analisi del mercato, del tuo settore, dei competitors, delle buyers personas, delle tariffe, dei costi, dei prodotti già esistenti… Di tutto.
Se ti serve una mano puoi buttare un occhio qui (ma poi quell’occhio raccoglilo, ti prego).
Possiamo dividere per comodità il business plan in 3 macro-argomenti principali:
- il modello di business
- la sezione “mercato”
- il piano finanziario
Nel concreto, nel business plan andrebbero inseriti:
- Descrizione del progetto – modello di business – e del piano di investimento. Qui fornirai indicazioni anche sui prodotti, sul mercato e sul settore di riferimento.
- Presentazione del direttivo (management, board o come vuoi chiamarlo). In questa parte si descriverà ciascuna delle persone che ne fa parte e i ruoli che ricopre, oltre alla struttura societaria e organizzativa dell’azienda.
- Analisi di mercato con le indicazioni e i dati sulla concorrenza.
- Il piano di marketing, di comunicazione e la strategia di posizionamento.
- Il piano di fattibilità economico finanziaria, che conterrà tutti gli investimenti previsti, materiali e non, ma anche le fonti finanziarie che sosterranno l’impresa.
- Il progetto su scala temporale per lo sviluppo di tutte le attività indicate.
- Lo schema economico-finanziario che indicherà la stima della redditività attesa.
Dovrai descrivere il tuo progetto, gli obiettivi che vuole raggiungere, le risorse che utilizzerai per farcela e anche la situazione del mercato nel tuo settore.
Quest’ultima parte è fondamentale per pianificare le strategie di marketing e di comunicazione migliori, quindi investi qui tutto il tempo che ti serve e ne risparmierai tanto più avanti. Te lo prometto!
Il documento avrà anche una parte numerica, nella quale andranno indicati i costi di tutte le risorse impiegate dall’azienda, ricavi e spese varie previste.
Quando avrai terminato con le ricerche, le descrizioni e i calcoli, numera per bene tutte le pagine: ciascuno dei punti trattati sarà anticipato da un executive summary, ossia un prospetto finanziario con ricavi e costi stimati di produzione, di personale, il bilancio, gli investimenti interni ed extra e richiamerà le pagine a cui quei dati si riferiscono.
L’executive summary è un’anteprima di ciò che verrà elaborato e discusso nelle pagine seguenti.

Cosa deve contenere un business plan (è tutto necessario?)
Il business plan è una delle poche eccezioni alla regola “meno è meglio”, nel senso che più è esaustivo e dettagliato meglio ti aiuterà nel tuo percorso imprenditoriale. Anzi, sarà anche più facile da modificare.
Però è vero che se sei qui probabilmente hai un’azienda piccolina, quindi puoi di certo semplificare nella forma e tralasciare, almeno all’inizio, alcune delle sezioni che ti ho elencato sopra.
Cosa non può mancare:
- la sintesi
- il piano di marketing
- bios di gestione delle chiavi
- il piano finanziario
La sintesi del piano esecutivo.
Fermiamoci un attimo a pensare.
Il riepilogo del piano esecutivo è la prima cosa che troviamo nel business plan.
Come facciamo a scrivere il riassunto di un business plan se non abbiamo ancora il business plan? Semplice: lo scriviamo alla fine, per ultimo.
Cosa contiene questa sezione?
- descrizione del business model
- quale problema risolve al tuo cliente
- dimensione del mercato
- previsioni di vendita
- dati demografici dei tuoi potenziali clienti
- analisi della concorrenza
- vantaggi competitivi del tuo progetto
- attività da svolgere
- risorse umane, dove dichiarare la tua esperienza nel settore e/o quella del tuo team
- sezione finanziaria, in cui includere il reddito previsto, eventuali finanziamenti necessari e il ricavato dei prossimi 3 anni
La sintesi è importante anche perché è la prima cosa (a volte addirittura l’unica) che verrà letta da eventuali investitori prima di decidere se continuare nella lettura e decidere di investire o meno.
In queste poche pagine introdurrai l’idea che hai in mente per la tua attività, fornirai informazioni basilari e, se sarai brava, farai già assaporare al tuo lettore il tuo futuro successo e quanto credi nel tuo progetto.
Per questa ragione la sintesi del piano esecutivo è molto più di un riassunto ed è necessario dedicarle cura, tempo e attenzione.
Sono solo 2 pagine, vero, ma devono essere perfette.
Cosa contiene il piano di marketing.
Nel piano di marketing si trattano le strategie di comunicazione & c. che verranno messe in atto per raggiungere nuovi clienti.
È suddiviso in 3 sezioni:
- Analisi di mercato.
Sul mercato quanti prodotti che risolvono lo stesso problema del tuo esistono?
In cosa differiscono?
Ci sono sufficienti potenziali clienti per te?
Chi è il tuo potenziale cliente? E come puoi raggiungerlo?
- Analisi competitiva.
Verranno esaminati alcuni concorrenti, i loro punti di forza e di debolezza.
Che prezzi applicano?
Com’è il loro customer care?
E la reputazione del brand?

- Azioni di marketing.
In questa sezione andranno descritte le azioni di marketing che hai intenzione di intraprendere con i relativi costi, eventuali risorse esterne da incaricare e previsioni di vendita.
Bios di gestione delle chiavi.
Siamo sincere: un’attività piccolina, magari appena nata, avrà probabilmente risorse limitate a propria disposizione.
Ecco perché, se stai cercando qualcuno che investa sulla tua idea – e su di te – in questo paragrafo è importante convincere i lettori, rassicurarli che i loro capitali saranno in buone mani.
Qui andrà inserita la biografia (di circa una pagina) di ciascuna delle persone coinvolte negli aspetti decisionali della tua impresa.
Se necessario esprimi chiaramente se intendi aggiungere altri professionisti nel tempo, magari per colmare alcune lacune o completare la credibilità del tuo team.
Il piano finanziario – che non è un bilancio.
L’ultima sezione del business plan è il piano finanziario.
Forse ti chiedi in cosa è diverso dall’executive summary (e sarebbe una domanda tutt’altro che sciocca):
Il piano finanziario è un riassunto economico di ciò che è stato trattato in tutto il documento, non solo in una sezione singola e dimostra o meno se l’idea è fattibile.
Ti consiglio di introdurre il piano finanziario con una pagina in cui spieghi come i presupposti che portano al rendiconto finanziario sono stati determinati.
Ti ho detto tutto e a questo punto ti starà scoppiando la testa.
È ora di chiudere, dormire sopra tutte le nozioni teoriche che hai trovato in questo lungo articolo e ripensare a ciascuna di esse a mente riposata.
Se ancora non hai fatto il tuo business plan ti consiglio di iniziare al più presto e di confrontarti con una persona esperta, se non per redigerlo insieme, per controllarlo.
Dopodiché nessuno potrà più fermare il galoppo del tuo Shebiz!
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